Prosegue il programma per la valutazione e il monitoraggio della sicurezza delle infrastrutture stradali, in particolare ponti, viadotti e cavalcavia. Si tratta di un’attività imponente, scandita dalla tabella di marcia contenuta nelle linee guida varate dal Mims nel 2022.
Dopo le azioni intraprese da Anas, concessionari autostradali, Regioni, Province e Città metropolitane, è ora la volta dei piccoli Comuni, che dovranno completare il censimento delle opere entro il prossimo 30 giugno.
Una nota informativa predisposta dall’ANCI nel mese di gennaio sintetizza gli adempimenti e le scadenze del programma, rammentando la cogenza delle disposizioni contenute nelle “Linee Guida Ponti”, adottate con Decreto del Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (1° luglio 2022, n. 204 – GU n. 196 del 23/8/2022).
“Richiamiamo la necessità di effettuare il censimento entro i termini previsti cosi da avere un quadro puntuale della situazione – afferma il coordinatore ANCI Unioni di Comuni e sindaco di Montiglio Monferrato, Dimitri Tasso -. Se è vero che i piccoli Comuni sono interessati alla questione in modo marginale, è pur vero che non sappiamo ancora quali saranno le ricadute di questi adempimenti sui nostri territori. È importante procedere al censimento, in attesa di un confronto con la Regione e con altri enti sovraordinati per avere supporto nella fase successiva, quella delle manutenzioni”.
A questo link sono disponibili le “Istruzioni Operative per l’applicazione delle Linee Guida Ponti” predisposte dall’Agenza Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie e delle Infrastrutture Stradali e Autostradali (ANSFISA).
l più lungo? Il ponte cinese di 168 chilometri che collega Pechino a Shangai
I ponti collegano tra loro diverse città, persone, beni e servizi, addirittura mondi diversi e, tuttavia, non sempre ricevono il giusto riconoscimento.
Ecco alcuni ponti eccezionalmente lunghi, dalla Cina alla Spagna, passando per la Corea del Sud o il Portogallo.
Cina, il ponte più lungo – Cominciamo questa lista, stilata da Civitatis specializzata in visite guidate, escursioni e attività in italiano nelle principali destinazioni del globo, dal ponte più lungo in assoluto. Ufficialmente denominato Danyang Grand Bridge – Kunshan è a tutti gli effetti il ponte più grande del mondo: con i suoi 164.8 chilometri, ospita uno dei collegamenti ferroviari più importanti della Cina, la linea ad alta velocità tra Pechino e Shanghai.A seguito dell’inaugurazione il 30 giugno 2011, rientra a pieni meriti nel Guinness dei Primati come il ponte più lungo del mondo. Senza dubbio, si tratta di un’opera davvero stupefacente, che si erge maestosa a trenta metri d’altezza e alla cui costruzione hanno contribuito oltre 10000 persone. Se mai avrete il privilegio di viaggiare in un treno ad alta velocità su questo ponte, scoprirete un paesaggio dalla bellezza struggente, tra dolci pianure, placidi laghi, sinuosi fiumi e risaie che si estendono a perdita d’occhio.
Ponte di Incheon, Corea del Sud – Un altro capolavoro dell’ingegneria civile asiatica è il Grande Ponte di Incheon, il più lungo della Corea del Sud, che collega l’isola di Yeongjong con la terraferma della penisola coreana, costituendo così una risorsa davvero indispensabile. Una volta raggiunta la capitale sudcoreana, vi ritroverete all’Aeroporto Internazionale di Incheon. Tutti i mezzi di trasporto che collegano il terminal alla città passano proprio per il Grande Ponte di Incheon.
Il Vasco da Gama in Portogallo – L’Europa non è da meno in quanto a ponti di notevoli dimensioni, oltre che indubbiamente suggestivi. Infatti, uno dei più lunghi del Vecchio Continente è lo spettacolare Ponte Vasco da Gama. Situato sull’estuario del fiume Tago, accanto all’incantevole Lisbona, rappresenta un autentico simbolo del Portogallo. Prima della sua costruzione, avvenuta tra il 1995 e il 1998, i trasporti nella Regione di Lisbona avevano grandi difficoltà ad attraversare il fiume Tago. Il nome è un omaggio al navigatore portoghese Vasco da Gama.
Ponte sullo Stretto di Mackinac, Usa – Tra i laghi Michigan e Huron, nel nord degli Stati Uniti, esiste un’ampia autostrada che preserva l’integrità di queste meraviglie naturali. Si tratta del ponte sullo stretto di Mackinac, che collega le penisole inferiore e superiore nella regione dei Grandi Laghi. Oltre ad essere uno dei ponti più lunghi del mondo, la rotta dello Stretto di Mackinac è anche un’icona dell’ingegneria statunitense. Naturalmente, anche in questo caso le dimensioni sono degne di nota, essendo lungo 8038 metri, largo 20.7 e alto 168.
Ponte Oland, Svezia – Se state viaggiando nei pressi della Svezia non potete perdervi uno dei ponti più spettacolari del mondo. Si tratta dell’Ölandsbron, che collega la penisola scandinava con l’isola di Öland. Durante quasi cinque anni di edificazione, con un costo totale di ottanta milioni di corone svedesi, sono stati impiegati quasi 100000 metri cubici di calcestruzzo. Attraversare il Mar Baltico passando sul Ponte Oland è un vero e proprio spettacolo: vi sembrerà di galleggiare sull’acqua, provando una sensazione unica.
Ponte della Costituzione, Spagna – Tra i ponti più lunghi del mondo, non poteva mancare un miracolo dell’ingegneria spagnola. Stiamo parlando, naturalmente, del Ponte della Costituzione del 1812, un collegamento indispensabile nella baia di Cadice. Si tratta di uno dei più moderni della lista, in quanto è stato inaugurato nel 2015. Inoltre, è uno dei ponti strallati più belli dell’Andalusia. Navigando per la baia di Cadice, potrete ammirare il ponte sotto diverse luci, carpendone gli affascinanti dettagli che lo caratterizzano. In più, questa zona del sud della Spagna vanta numerose ore di luce all’anno, ragion per cui è molto probabile che potrete contemplare nitidamente il grande Ponte de La Pepa, che rende omaggio alla Costituzione spagnola del 1812.
Il 13enne è precipitato da un ponte durante un’escursione con un gruppo scout toscano, nella zona del Pratomagno: è ricoverato in gravi condizioni
Un ragazzino di 13 anni è precipitato da un ponte in seguito al cedimento di una balaustra, durante un’escursione con un gruppo scout fiorentino. Immediato il ricovero nel capoluogo, dove il minorenne si trova in gravi condizioni.
Il drammatico episodio è avvenuto nella giornata di ieri, sabato primo luglio, nel comune di Castelfranco Piandiscò, nella provincia di Arezzo, in Toscana.
Secondo le ricostruzioni fin qui giunte, poco prima delle 17 di pomeriggio un ragazzino di 13 anni, residente nel Fiorentino e impegnato in un’escursione con un gruppo scout, come riporta La Nazione, è improvvisamente caduto da un ponte.
Pare che il minorenne fosse appoggiato a uno dei parapetti in legno della struttura, la quale ha ceduto, facendo poi volare di sotto il 13enne. L’incidente è accaduto in località Ponte di Annibale, un ponte romano sul torrente Resco.
L’arrivo dei soccorsi
Immediatamente sono stati avvisati i soccorsi: sul posto sono giunte l’automedica del Valdarno, l’ambulanza della Misericordia di Castelfranco, i vigili del fuoco di Montevarchi, i Carabinieri della compagnia di San Giovanni e della stazione di Castelfranco e il soccorso alpino e speleologico toscano(Sast).
Sono stati i vigili del fuoco a recuperare il ragazzino, grazie all’ausilio di un verricello con il quale è stato possibile recuperarlo, considerando il volo di oltre cinque metri compiuto dal giovane, che è stato poi affidato alle cure dello staff sanitario del 118.
Il ragazzo è stato inizialmente curato sul Pegaso 1, uno dei tre elicotteri di soccorso della Regione Toscana, dopodiché è stato trasportato in ospedale.
Il ricovero e le indagini
Il 13enne è quindi stato trasferito in codice rosso al pronto soccorso dell’ospedale universitario pediatrico “Meyer” di Firenze, dove sarebbe ricoverato con numerose fratture, in condizioni gravi ma stabili.
I carabinieri giunti sul posto hanno invece iniziato i rilievi necessari al caso, utili per recuperare tutte le informazioni necessarie per risalire alle ragioni che hanno portato al cedimento della balaustra.
Nel frattempo, il “ponte di Annibale”, ufficialmente chiamato “ponte del Cova” è stato posto sotto sequestro per le indagini. Bisognerà capire se quanto accaduto sia stato frutto di una casualità, o se è possibile che qualcuno sia responsabile per la scarsa manutenzione di un ponte dalla struttura risalente all’epoca romana, ricostruita nel Cinquecento per consentire il passaggio degli animali da soma da Pian di Scò alla.
A lato del ponte si subito radunata una folla di curiosi e di gente del posto, pronta a dare una mano. Dopo i primi rilievi, i carabinieri hanno disposto il sequestro dell’antico manufatto, sia per evitare altri incidenti, sia per accertare eventuali responsabilità. A quanto risultato per ora, nessuno aveva mai dato l’allarme sulla pericolosità della balaustra e sulla possibilità che cedesse. Toccherà probabilmente ai periti verificare lo stato di manutenzione della struttura ed eventuali trascuratezze nel garantire la sicurezza del ponte. Le indagini sono coordinate dal Pm di turno alla procura di Arezzo, Emanuela Greco.
Garantiti trasporti più rapidi per 7mila veicoli al giorno. Finanziato dai fondi strutturali europei con 363 milioni
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Conto alla rovescia per l’apertura del ponte di Braila in Romania, il secondo ponte sospeso più lungo dell’Europa continentale, finanziato dall’Unione europea con 363 milioni della politica di coesione e realizzato da Webuild (ex Salini Impregilo) in una joint venture internazionale. Il ponte sul Danubio rappresenta un nuovo successo dell’ingegneria e del talento italiani nel mondo. Sono stati ultimati in questi giorni i collaudi dell’opera, che hanno testato la sua tenuta con prove di carico statiche e dinamiche in vista dell’imminente inaugurazione.
Ultimi collaudi
Per alcuni giorni, sull’impalcato del ponte sono stati posizionati fino a 60 Tir del peso totale di 2.400 tonnellate (pari al peso medio di circa 400 elefanti) che hanno “messo alla prova” la sua struttura; a seguire, 2 camion hanno poi percorso l’intero ponte a una velocità massima di 80 chilometri orari, per testarne le vibrazioni. Gli effetti dei test sulla struttura del ponte sono stati monitorati in tempo reale anche mediante l’impiego di strumenti di rilevamento ad alta precisione.
Il ponte di Braila è della stessa tipologia – ponte sospeso – del Ponte sullo Stretto di Messina, rispetto al quale è grande oltre la metà. Il ponte sospeso sul Danubio ha una campata centrale di 1.120 metri, è lungo 1.975 metri ed è dotato di 4 corsie di marcia, con corsie di emergenza e piste ciclabili e pedonali. Frutto di un progetto estremamente sfidante ed innovativo, il ponte di Braila è realizzato da Webuild in collaborazione con il socio giapponese IHI Infrastructure Systems Co. Ltd., e collegale due sponde del Danubio nell’area di Galati-Braila, garantendo tempi di attraversamento del fiume più rapidi per i circa 7mila veicoli al giorno che oggi hanno come unica possibilità lo spostamento in traghetto.
Opera rilevante
Un’opera rilevante, che negli ultimi due anni di lavorazione ha visto completarsi lavorazioni complesse, oltre che scenografiche. A inizio dello scorso anno, è stato ultimato l’assemblaggio dei due cavi portanti, generati dall’intreccio di oltre 18mila fili di acciaio, del peso complessivo di 6.775 tonnellate. La scorsa estate è stata completata una delle fasi più sfidanti per la costruzione dell’opera, il montaggio dell’impalcato in acciaio del ponte, lo “steel deck”.
Oltre 250 operai e tecnici specializzati sono stati impegnati per installare gli 86 segmenti che compongono l’impalcato, di peso medio pari a 260 tonnellate ciascuno, per il cui montaggio è stata studiata una specifica modalità di varo e posa in opera. Webuild vanta la realizzazione di oltre mille chilometri di ponti e viadotti, l’equivalente di un unico grande ponte in grado di collegare Berlino e Parigi. Tra le tante opere realizzate, si annoverano veri e propri simboli della capacità innovativa del gruppo, come il Ponte Genova San Giorgio in Italia, sfida ingegneristica completata in poco più di un anno dopo il crollo del ponte Morandi, e l’iconico Terzo Ponte sul Bosforo in Turchia.
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